Mammarsupio al Nido

immagine-4.png Ottima idea quella della responsabile di un micronido vicino a Milano: utilizzare la fascia portabebè per l'inserimento graduale dei bimbi piccoli. Non è semplice inserire al nido un bambino di pochi mesi e aiutare la coppia mamma-bambino a gestire bene e con gradualità  il distacco. Il piccolo inoltre è ancora in una fase in cui ha un forte bisogno, di sostegno fisico...di essere tenuto tra le braccia di un adulto. Semplicemente l'educatrice propone alle mamme di bimbi di 3, 4, 5 mesi che devono essere inseriti al nido di utilizzare durante il periodo di inserimento la fascia lunga sia per portare i bambini in giro sia per alcuni momenti all'interno del nido. Le stesse fasce saranno utilizzate dalle educatrici sia per dare ai piccoli un continuum tra le esperienze sia perchè in questo modo le educatrici che devono badare contemporaneamente a più bambini hanno la possibilità  di tenerne uno nella fascia ed essere presente e disponibile per gli altri. Bell'idea! ...e le mamme presto ci daranno i loro feedbak.
11 gennaio, 2008 scritto da 2

Come è nata l'idea del Mammarsupio - 3 -

immagine-5.png Dopo un parto "avventuroso"... e settimane di incubatrice ( altro che bonding!) l'immagine di quella piccola mi è tornata in mente durante la prima seduta di "marsupio terapia": semplicemente due ore sdraiata su una poltrona con la mia piccola-minuscola a contatto pelle a pelle sul mio petto. I tubini dappertutto e le spie luminose non hanno diminuito l'emozione di stare finalmente veramente accanto all'esserino che era uscito così precipitosamente dalla mia pancia. Oltre a quello anche un incontro con la fisoterapista che non solo ha ribadito l'importanza essenziale del contatto prolungato per tutti i neonati con il corpo della propria mamma, ma ha parlato per la prima volta proprio della fascia lunga quale oggetto molto utilizzato nel nord europa e ideale per portare i bambini fin dal primo giorno, mi ha riconfermato l'idea che Volevo averne una prima di uscire dall'ospedale!
09 gennaio, 2008 scritto da 2

Come è nata l'idea del Mammarsupio - 2 -

t001163.jpg..e allora mi sono messa alla ricerca della non meglio definita "fascia per portare i neonati". Ho girato tutta Milano, ho chiesto in decine di negozi che vendevano aggeggi per bambini ma il massimo che sono riuscita ad ottenere era la fascia con un anello in legno ma che si portava appesa ad una spalla non legata addosso come piaceva a me. Non mi convinceva... Allora ho provato a girovagare su internet ma allora non avevo l'accessibilità  che ho adesso e tra l'altro l'inglese non era un mio grande alleato. Ho finalmente trovato foto dell'oggetto che stavo cercando, informazioni più specifiche ma niente di più tangibile. Insomma non c'era un riquadro che diceva: Vuoi comprarlo a Milano? La mia ricerca si è interrotta quando, dopo l'ennesima ecografia sono stata ricoverata senza preavviso per un arresto della crescita fetale...e dopo qualche giorno di ospedale la mia piccola ( è il caso di dirlo: 1560gr) è nata alla 33° settimana..e quindi il marsupio a fascia è slittato all'ultimo posto dei miei pensieri....
07 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Portare

Come è nata l'idea del Mammarsupio

lumaca.jpg Ero al quarto, quinto mese di gravidanza. Sono andata ad un appuntamento di lavoro nell'ufficio di una ong milanese per pensare insieme ad alcuni progetti. Mi sono distratta immediatamente quando una ragazza che conoscevo è entrata nell'ufficio con addosso, ma proprio "spalmata sul suo petto" la sua piccola bimba sostenuta da una fascia di cotone colorato. Non avevo mai visto niente di simile, nè in giro, nè su internet ma mi ha attratta immediatamente e in un modo molto forte. Mi sembravano ancora una cosa sola, tranquille, serene, rilassate entrambi. La ragazza mi ha raccontato che era l'unico modo che aveva trovato per tenerla tranquilla e che sinceramente tenerla così tranquillizzava anche lei. Non avevo dubbi. Erano bellissime... In quel momento ho pensato che volevo avere "quel coso" per portare il mio futuro bambino, sentivio "nella pancia" che era "giusto". Naturalmente a richiesta di DOVE COME QUANTO (?) mi è stato risposto che era una fascia lunga portabebè e che gliel'aveva spedita una sua amica dall'australia!! NOOO!! e allora?
07 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Portare

Benvenuti!

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UN ABBRACCIO CHE FA CRESCERE...
Per il neonato il momento del parto non è certo un divertimento...ormai si sa...e per la mamma tantomento!
I due hanno vissuto uniti, abbracciati per nove mesi ed ora dopo ore di dolori e ribaltamenti si separano di botto. Il piccolo da un luogo chiuso, stretto e caldo, con una tenue luce rosata, dal suono sordo e vibrante del cuore della mamma, dal liquido nel quale fluttuava che "sapeva di mamma" ...si trova in un attimo in un luogo terribilmente freddo, secco, aperto! La mamma pur stanca e stremata dal parto vuole il suo bambino, vuole vederlo, vuole conoscerlo, toccarlo, annusarlo, ri-conoscerlo. E il papà ? Spettatore attivo di questa magia della natura userà  le sue braccia e le sue forze per riunire i due principali protagonisti della nascita che hanno bisogno di lui più di chiunque altro.
Gli studiosi ci dicono che in questo primi istanti dopo la nascita si radica l'attaccamento tra mamma e bambino, quell'attaccamento "buono" quella sicurezza che il piccolo si porterà  dentro per tutta la vita. Questo è quello che definiscono il bonding.
Il bisogno di attaccamento non si esaurisce con i primi istanti. Il neonato cerca il contatto stretto con la mamma per i primi mesi di vita ed esprime questa sua necessità  come sa fare: piangendo. Un pianto che il più delle volte è scambiato per per fastidi, dolori, freddo...coliche! ..o ancora peggio per capricci! No, il bisogno "stare addosso alla mamma" nei primi mesi è vitale e necessario tanto quanto il latte...non è un vizio, statene certi.
 
"Il prototipo di tutto il prendersi cura del bambino è nel tenerlo in braccio" D. W.Winnicott
Lorenzo Braibanti, che ha portato in Italia il parto dolce sostiene che i primi mesi di vita sono da considerare come un periodo di esogestazione, un periodo nel quale il piccolo uomo attraverso il contatto con contatto con la madre completa il suo sviluppo psicofisico.
Ci crediamo. Va bene. Ma come fare ...come coniugare queste teorie con la vita reale delle mamme "normali", magari cittadine, magari lavoratrici..magari senza un aiuto esterno per tutte le incombenze quotidiane? Anche se siamo convinti che il piccolo ha bisogno di presenza, di contatto di braccia che lo cullino, lo contengano, lo facciano partecipe della vita intorno a sè dopo i primi quindici giorni di attenzioni particolari la vita della famiglia riprende quasi a pieno ritmo, soprattutto se ci sono altri figli.
...e allora?
Per tante mamme la soluzione è stata l'uso del marsupio a fascia, un marsupio profondamente diverso da quelli solitamente in commercio perchè permette di tenere addosso il bambino in modo confortevole e sicuro dai primi istanti di vita fino, volendo ai due-tre anni. Inizialmente il piccolo viene portato in posizione "fetale", a bozzolo, in una posizione perfettamente ergonomica simile a quella che aveva nel ventre materno...fino ad arrivare ad usare la fascia solamente come mezzo di trasporto, magari per portarlo sulla schiena a tre anni in una passeggiata in montagna! Sempre con la stessa fascia dell'inizio, la sua fascia.
...e ne faremo dei bambini viziati, "appiccicosi"?
tutt'altro!
Un bimbo che può sviluppare un buon legame corporeo con la mamma, rimarrà  un soggetto positivo, indipendente e con piena fiducia in sè stesso. Viceversa un bambino che si è visto negare il contatto di cui aveva bisogno non può sciogliere i legami di cui non è sicuro e continuerà  a richiedere contatto e sicurezza.

"Solo un bisogno soddisfatto è un bisogno superato"

05 gennaio, 2008 scritto da 2