La "dolce vita" nel pancione

Non è una cosa banale, anche se spesso non ci si sofferma a pensare… nel pancione della mamma in attesa (e anche nella pancina delle prime settimane!) accadono tantissime cose! Spesso si vede solo la mamma… un contenitore di quello che un giorno sarà  un neonato… niente di più sbagliato. Nella pancia della mamma il piccolo si "allena" alla vita che avrà  una volta uscito… si allena??!?! Ebbene sì. La gravidanza, lungi dall'essere un semplice periodo in attesa di raggiungere il giusto peso per la nascita, è per il bambino un momento di rara e preziosa stimolazione. Nulla è lasciato al caso durante i preziosi nove mesi.

Il bambino tocca e percepisce con la propria pelle, vede, sente, assapora… e si muove! Certo che si muove… qualcosa dovrà  pur fare… eh no, il movimento non è un semplice passatempo, serve al bambino per sviluppare i muscoli che altrimenti si atrofizzerebbero, per fare in modo che le sue ossa si rafforzino e il suo fisico cresca forte e sano! Insomma, sì, l'utero della mamma è una vera e propria palestra di vita per il bambino!

25 luglio, 2011 scritto da 2
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L'ascolto in gravidanza

La gravidanza è per la donna un'opportunità  di imparare a comunicare a più livelli. Riuscire a mettersi in ascolto del bambino che si porta in grembo permette di acquisire la capacità  di far spazio alle nuove sensazioni ed emozioni. Ascoltare il proprio corpo, rispondere ai segnali che manda, prepara la madre ad una forma di ascolto che sarà  utilissima quando si troverà  tra le braccia il neonato e dovrà  rispondere ai suoi bisogni. Questa forma di ascolto permette di dare voce a chi ancora non ne ha. Ma come si fa a mettersi in ascolto del bambino? Non esiste certo una ricetta o uno schema! Ogni mamma potrà  trovare le modalità  che più si addicono al suo modo di essere: chi ama scrivere può tenere un diario della gravidanza in cui annotare pensieri e sensazioni, chi dipinge saprà  catturare con il disegno le proprie emozioni… la meditazione, l'ascolto della musica, lo yoga, i massaggi… non è importante "cosa", è importante "come" la si fa. Trovare tempo e spazio per la relazione con il bambino quando è nell'utero, è fondamentale e aiuta a sintonizzarsi su un livello di comunicazione che poi facilita la relazione con il bambino una volta nato.
19 maggio, 2011 scritto da 2
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Dai dai dai...dagli una spinta. Vedrai che ce la fai! Basta un corso pre parto

Immagine 3cosa devono raccontarti in 12 lezioni?? 36 ore per spiegarti come partorire?? Chiede il futuro papà  ad una futura mamma che sta consultando il volantino del corso pre-parto. Già  è difficile capirci qualcosa, arrivare ad avere le informazioni giuste, districarsi nel marasma delle offerte dei servizi privati e cogliere le dritte indispensabili per riuscire ad iscriversi ad un corso convenzionato...figuriamoci se ci mettiamo pure del sano scetticismo. Il corso preparto non è obbligatoro, per migliaia di anni abbiamo partorito senza. C'era però una vicinanza maggiore con il mondo neonatale. Qualunque ragazzina aveva curato cugini, fratelli o vicini di casa, sentito parlare le donne di famiglia del loro parto...o magari addiritture aver avuto la "fortuna" di averle assistire durante il travaglio in casa. Oggi molte donne, il 36 %,  arrivano al  proprio parto senza aver mai avuto un neonato tra le braccia. Importante quindi la parte conoscitiva, diciamo più di contenuto. Ma ciò non basta, se no basterebbe un buon libro. Pensate al corso pre parto come uno spazio di relax, di coccole e anche di preparazione che dedicate a voi stesse e al nascituro.  Un buon corso dovrebbe approfondire più aspetti, dare ampio spazio  non solo al parto in sè ma anche al dopo: il parto dura uno o due giorno....ma i primi mesi con il neonato sono molto più lunghi e pieni di dubbi! E' bene che si alternino più figure specializzate, dall'osetrica alla puericultrice, dalla psicologa alla pedagogista. Non è tempo buttato quello speso per cercare la realtà  che  più vi calza. Il tempo passato al corso deve essere piacevole e rilassante. Andate a conoscere prima chi terrà  il corso, fate tutte le domande che vi sorgono e sentite "a pelle" se vi piace. Ultima cosa, non meno importante da considerare, è la distanza da casa. Durante il corso conoscerete molte mamme nella vostra situazione e che condivideranno con voi i passi dei primi mesi. E' molto bello potersi frequentare prima e dopo il parto, anche al di là  del corso. Se ora siete disponibili ad attraversare mezza città  per seguire il corso che più vi piace...magari con un neonatino in pieno inverno vi sarà  più difficile. ( ma non con la fascia lunga!  ;) )
10 settembre, 2009 scritto da 2
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Coccole e nuvole

Immagine 3 . La gravidanza è una "fase biografica" particolare ed unica per la donna.  Stare bene in gravidanza vuol dire entrare in armonia prima di tutto con il proprio corpo che cambia e poi con un esserino che appare e cresce pian piano dentro di noi. Una momento "sospeso" che serve per instaurare una relazione nuova basata sul sentire con il cuore, non solo sul sapere, sulla conoscenza di testa. Il massaggio in gravidanza, fatto dalla mamma alla pancia con delicatezza effettuato con dei movimenti circolari nel senso preferito, non solo ci mette in contatto con il piccolo ma migliora la vascolarizzazione e aiuta dolcemente a distendere l'utero offrendo più spazio al nascituro. Inoltre il massaggio con un olio aiuta l'elasticità  della pelle e previene le smagliature. Quanti benefici per un po' di coccole!
03 giugno, 2009 scritto da 2
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Le premier cri

Ogni volta che senti il vagito di un bambino o che ascolti il racconto di un parto...corri con la mente al tuo e, anche se non vorresti, ti emozioni? Questo film-documentario non potrà  lasciarti indifferente. Molto poetico, se vogliamo fin troppo... se pensiamo a come nella relatà  "siamo costrette" a vivere il momento del parto, ma comunque se  capita val la pena di vederlo. Capolavoro di fotografia è uscito in Francia un anno e mezzo fa e in Italia pochi mesi fa con il titolo "Il primo respiro" ma purtroppo è già  sparito e si trova solamente in rassegne d'essai.

L'avete trovato? L'avete visto? Vi è piaciuto?

16 aprile, 2009 scritto da 2

Un pancione in rima

immagine-7 La gravidanza è un tempo lento..che ci sfugge in un momento!

Dopo aver letto il simpaticissimo libretto di Simona Bonariva si diventa tutti un po' poeti...e il tempo della gravidanza si addice bene ai tempi dolci della poesia. Peccato viverla di fretta o ancor peggio come se non esistesse. L'attesa non è solo un susseguirsi di visite e di numeri ( ahhh!! 4 kili anche questa settimana!!!) e nemmeno un tempo puramente organizzativo ( "secondo te per il muro vicino al lettino è meglio il lilla pallido o il prugna che tende al rosa"? ...tanto Lui non noterebbe nemmeno la differenza...) Godiamoci questo tempo "sospeso" tra i due mondi ... magari con qualche simpatica filastrocca.

"Chi l'avrebbe mai pensato

d'esser mare e mondo intero

per un pesciolino amato

non mi sembra ancora vero!"

18 novembre, 2008 scritto da 2
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Un lieto evento...anzi due!

3025037916_a7545e2444 La sensibilizzazione sulla donazione del cordone ombelicale sta attraversando un momento difficile. Donare le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale è un gesto bellissimo che non costa nulla e può realmente dare speranza a qualcuno gravemente malato. L'unica cosa da fare è informarsi se l'ospedale dove si intende partorire è attrezzato per la raccolta e se sì sottoporsi ad un semplice colloquio prima del parto. Semplice e splendido iniziare una vita regalando una possibilità  di vita a qualcun altro. Ma da qualche tempo c'è la possibilità  che questo primo gesto di gratuità  si a cancellato dalla remota possibilità  di freezerare queste cellule per il proprio figlio se e quanto possa averne bisogno. Attenzione, dicono gli esperti...tante cose non sappiamo. Tante cose che le banche private estere nelle quali per qualche migliaia di euro propongono di conservare i nostri sacchettini, non ci dicono. Non è detto che le cellule prelevate siano sufficienti, potrebbero invecchiare, non essere conservate con i dovuti modi oppure essere già  mutate e quindi inutilizzabili. Meglio donarle, quindi. Saremo così sicuri che andando ad arricchire il circuito di donazioni internazionali avremo sempre cellule pronte per curare chi purtroppo potrebbe averne bisogno o anche "solamente" per la ricerca scientifica.
12 novembre, 2008 scritto da 2

Nasce una mamma...

La gravidanza sembra un periodo interminabile..appena scopri di essere incinta e corri avanti di nove mesi ti vedi in un'altra stagione, con altri vestiti...e ti sembra di aver davanti una distesa di giorni a perdita d'occhio... Poi quando comincia a vedersi la pancia...pian pianino sembra che il tempo accelleri...e che non si fermi più, fino agli ultimi 20 giorni che gocciolano con una lentezza mortale. Non per tutte è così, immagino che possa essere anche il contrario. Ciò che di comune vedo è la preoccupazione di tante neo-pance di continuare a vivere correndo e fischiettando come se nulla fosse, facendo finta di niente, lavorando con gli stessi ritmi, celando i piccoli disturbi per sentirsi dire con orgoglio "...ma come ti trovo bene..non sembri nemmeno incinta!" Non va bene, e lo dico prima di tutto a me stessa. La gravidanza non bisogna superarla bisogna viverla! La natura ha pensato ad un periodo di attesa tanto lungo  perchè le cellule si trasformino in bambino ...ma anche perchè una donna si trasformi in mamma. Questa secondo trasformazione la diamo per scontata un giorno con l'altro, ma non è così. Il nostro fisico fa, dentro di sè il posto perchè il bimbo cresca ma noi dobbiamo lasciare posto anche nel nostro essere perchè una mamma cresca...e sia pronta, dopo nove mesi, ad accogliere una nuova vita. Questo vuol dire per esempio diminuire gli impegni, rallentare, darsi il tempo per pensare e magari scrivere al nostro futuro bambino. Anche per Winnicott "questo provvidenziale periodo di nove mesi in cui c'è tempo per un graduale cambiamento nella donna che passa da un tipo di egocentrismo ad un altro" ... la donna non deve fare grandi cose per prepararsi, basta che non opponga resistenza e accetti che anche il diventare mamma è un percorso e non è un salto. ...e lasciando fare alla natura non è mai un salto nel vuoto!
17 aprile, 2008 scritto da 2
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Che vita!

feto-14-sett.png 14 settimane... Splendido, devo ringraziare Annalisa per avermi mandato il link ad un blog interessante gestito da una mamma, nel quale ho trovato una altro link veramente splendido: cliccare per credere! Un documentario di National Geographic sulla vita del feto dal concepimento alla nascita. A me è piaciuto molto...e se siete in attesa, vi sfido a non commuovervi..e questa volta non è colpa degli ormoni.
18 febbraio, 2008 scritto da 2
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Shiatzu in gravidanza. Perchè no?

immagine-8.png L'attesa, soprattutto nei primi mesi può portare notevoli ribaltamenti fisici e psicologici. Lo Shiazu, che nasce in Giappone ma affonda le radici della sua sapienza della medicina tradizionale cinese, ha come scopo primario quello di riequilibrare lo stato naturale attraverso la pressione di punti specifici del corpo senza aghi nè strumenti metallici. Durante la gravidanza questo tipo di trattamento può aiutare ad alleviare noiosi disturbi e anche consentire alla donna di mantenere forza ed equilibrio che serviranno poi durante il parto. Una seduta di shiazu tra l'altro è una in concreto un' ora piacevole trascorsa sdraiata, rilassata in un posto con luci soffuse, musica dolce.. Spesso anche solo questo basterebbe per riequilibrarti e ridarti le forze..provare per credere! Io l'ho fatto. Qui.
24 gennaio, 2008 scritto da 2
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