Le premier cri

Ogni volta che senti il vagito di un bambino o che ascolti il racconto di un parto...corri con la mente al tuo e, anche se non vorresti, ti emozioni? Questo film-documentario non potrà  lasciarti indifferente. Molto poetico, se vogliamo fin troppo... se pensiamo a come nella relatà  "siamo costrette" a vivere il momento del parto, ma comunque se  capita val la pena di vederlo. Capolavoro di fotografia è uscito in Francia un anno e mezzo fa e in Italia pochi mesi fa con il titolo "Il primo respiro" ma purtroppo è già  sparito e si trova solamente in rassegne d'essai.

L'avete trovato? L'avete visto? Vi è piaciuto?

16 aprile, 2009 scritto da 2

Un lieto evento...anzi due!

3025037916_a7545e2444 La sensibilizzazione sulla donazione del cordone ombelicale sta attraversando un momento difficile. Donare le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale è un gesto bellissimo che non costa nulla e può realmente dare speranza a qualcuno gravemente malato. L'unica cosa da fare è informarsi se l'ospedale dove si intende partorire è attrezzato per la raccolta e se sì sottoporsi ad un semplice colloquio prima del parto. Semplice e splendido iniziare una vita regalando una possibilità  di vita a qualcun altro. Ma da qualche tempo c'è la possibilità  che questo primo gesto di gratuità  si a cancellato dalla remota possibilità  di freezerare queste cellule per il proprio figlio se e quanto possa averne bisogno. Attenzione, dicono gli esperti...tante cose non sappiamo. Tante cose che le banche private estere nelle quali per qualche migliaia di euro propongono di conservare i nostri sacchettini, non ci dicono. Non è detto che le cellule prelevate siano sufficienti, potrebbero invecchiare, non essere conservate con i dovuti modi oppure essere già  mutate e quindi inutilizzabili. Meglio donarle, quindi. Saremo così sicuri che andando ad arricchire il circuito di donazioni internazionali avremo sempre cellule pronte per curare chi purtroppo potrebbe averne bisogno o anche "solamente" per la ricerca scientifica.
12 novembre, 2008 scritto da 2

"L'altro" parto

Quello che dovrebbe essere "solamente uno splendido salvataggio per mamma e neonato" ormai sta diventando sempre più frequente. In Italia una donna su 4 in media subisce un parto cesareo..e spesso senza un reale bisogno. La cosa sconvolgente è che, anche se ormai purtroppo è una tecnica, una "pratica di nascita" molto diffusa, nei corsi pre-parto quasi non se ne parla e restano "nell'aria" solamente le banalità  e le informazioni sommarie che si tramandano di mamma in mamma.. Quanto spesso senti dire: "Beh, se fai un cesareo almeno sei più sicura, più tranquilla, soffri meno tu e il bambino?" Niente di più errato, sia a livello scientifico, sia a livello emotivo...e chi ha fatto un cesareo lo può confermare. Sapete che il rischio di morte per la mamma cesarizzata è bassa, è vero ma è di 4 volte superiore che in un parto naturale? Sapete che lo stimolo ormonale e fisico del parto naturale sul neonato fa sì che sia più reattivo, più propenso ad attaccarsi al seno subito dopo il parto..e con un maggior punteggio Apgar? Le informazioni da sapere e la malinformazione da combattere è enorme. In questo bel testo potete trovare tante notizie e testimonianze. Utile sia per chi ha affrontato o deve affrontare un cesareo sia per chi accompagna le donne in questo cammino:

Ivana Arena "Dopo un cesareo" Ed Bonomi

30 maggio, 2008 scritto da 2
Tags: Parto

Cos'é il bonding?

piedini.png ...una parola difficile per una cosa tanto semplice e naturale..ma non sempre gestita con attenzione. Le prime ore dopo il parto servono a stabilire un primo contatto tra mamma e bambino, che così iniziano a conoscersi; il rappor- to che si crea in questi primi istanti viene definito anche con il termine "Bonding". Il bambino appena nato ti viene adagiato sul ventre oppure sei tu stessa ad accogliere il tuo bambino tra le braccia. Quello è il momento di godersi questo contatto in un ambiente di intimità , idealmente anche insieme al suo papà . Potrai accarezzare e osservare il tuo bambino appena nato, è un momento che ti si imprimerà  nella mente. Lascia che sia il neonato a cercare e quindi a trovare il seno, per farlo avrà  bisogno di tempo. Gli eventuali controlli del piccolo potranno essere effettuati anche lasciandolo adagiato sul tuo ventre. Anche la sutura di lacerazioni perineali non è un motivo per allontanare il bebè. Se dopo mezz'ora il bambino non si attacca al seno spontaneamente, potrai provare ad incoraggiarlo. Negli ospedali di oggi tutto ciò non è facile ma chiedere con fermezza che questo momento sia rispettato è un diritto di tutte le mamme.
16 gennaio, 2008 scritto da 2
Tags: Neonato Parto