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E' FACILE utilizzare la fascia/ il meitai o serve l'assistenza di qualcuno?

Tutte le legature sono pensate per essere eseguite in totale autonomia, anche quelle sulla schiena. Per le prime volte è fondamentale assicurarsi di essere rilassati e che il piccolo sia tranquillo e disponibile a provare una nuova esperienza. È possibile anche chiedere aiuto a qualcuno, che però non sia diffidente o troppo nervoso o agitato. Volendo si possono fare delle prove con dei bambolotti prima di utilizzare la fascia o il meitai, di modo che ci si renda conto se la fascia è troppo stretta o al contrario troppo molle.
 
DOVE e QUANDO si può usare la fascia?
La fascia e il meitai sono strumenti molto versatili che si possono usare ogni qualvolta la mamma e il bambino ne sentano la necessità. Inoltre sono strumenti molto comodi che consentono alla mamma di stare accanto al suo bambino senza smettere di attendere alle sue faccende quotidiane. In questo modo il bambino sarà soddisfatto e il genitore sarà più sereno perché potrà dedicarsi anche a ciò che deve/vuole fare. Con questi supporti si possono quindi fare diversi movimenti. L’unica precauzione da tenere presente è che con il bimbo nella fascia si “occupa” più spazio; i movimenti e gli spostamenti devono quindi essere fatti ponendo attenzione al fatto che il bimbo non urti contro spigoli o altro. Raccomandiamo a chi porta di utilizzare il buonsenso, e di portare il proprio bambino in sicurezza (evitare di andare in bicicletta, fare attività pericolose,...). Per maggiori informazioni visita la sezione "Consigli per portare in sicurezza".
 
Cosa faccio se il bambino si ADDORMENTA?
Dipende dalle circostanze. Se si è fuori casa, e il bambino si addormenta è possibile tenerlo “addosso”: dormirà tranquillamente e difficilmente rumori o stimoli particolarmente forti lo sveglieranno. Se si è in casa o in un luogo dove è possibile permettere al bambino di riposare in un letto, sarà possibile scegliere in base alle esigenze della madre e alle abitudini del bambino: se si è addormentato ed è tranquillo lo si può togliere dalla fascia con delicatezza, e generalmente continuerà a dormire.
 
Possono portare anche i PAPA'?
Sì, perché essere portato fa bene in primo luogo al bambino. Anche i papà possono portare: per loro la fascia sarà uno strumento ottimale per instaurare una relazione significativa e profonda con il proprio cucciolo, li aiuterà a cogliere un po’ dell’intensità che colgono nel legame che lega la mamma al suo piccolo. Possono portare anche le altre figure che si occupano del bambino (nonni, baby sitter, insegnanti di asilo nido) soprattutto se la mamma e il papà desiderano che il proprio piccolo, anche in loro assenza, possa godere di attenzioni e di un contatto rassicurante e prolungato.
 
Il mio piccolo soffre di REFLUSSO. Posso comunque portare?
I bambini che soffrono di reflusso trovano giovamento nel mantenere la posizione eretta a lungo dopo la poppata, i pediatri infatti consigliano di tenere il bambino in braccio per almeno 15/30 minuti dopo i pasti. Allo stesso modo il bambino può trarre giovamento nello stare nella fascia in posizione eretta pancia contro pancia. Questa posizione, se opportunamente modificata, può essere utilizzata anche per allattare il bambino: é però necessario sedersi e allentare la fascia di modo che il bambino si posizioni correttamente di fronte al seno.
 
Il mio piccolo soffre di COLICHE. Posso comunque portare?
Certo, perché i piccoli nella fascia soffrono meno di coliche. Studi scientifici hanno dimostrato che la correlazione con veri disturbi gastrointestinali è molto bassa, che gli attacchi di pianto non sono correlati con il tipo di alimentazione e soprattutto, cosa curiosa, che in molte culture tradizionali le coliche praticamente non esistono. Quindi? Alcuni studiosi e pediatri, tra cui il noto Dr. Karp, sostengono che il piccolo in questo periodo ha solamente bisogno di stare in un posto stretto e preferibilmente a contatto con un adulto. Spesso i piccoli hanno solo bisogno di contatto per ambientarsi alla nuova vita al di fuori dell’utero materno, e stare un po’ nella fascia li aiuta. Inoltre la posizione verticale fin da piccoli li tiene “pancia contro pancia” con l’adulto e questo aiuta a ridurre anche eventuali mal di pancia grazie alla pressione e al tepore che esercita il corpo materno sul ventre del bimbo. Una ricerca scientifica diretta da A. Hunziker e R.Barr, pubblicata su Pediatrics nel 1986, ha provato che i neonati portati nella fascia piangono il 43% in meno dei loro coetanei durante il giorno e il 51% in meno durante le ore serali.
 
Che RACCOMANDAZIONI D'USO ci sono per i vostri supporti? Fino a che età si può portare un bambino?
Il tessuto della fascia e del meitai è studiato appositamente per resistere ad un peso di 15-18kg, quindi normalmente diamo l’indicazione che i bambini possono essere portati fino ai tre anni circa, età attorno alla quale è lo stesso bambino che spesso desidera non essere più portato. Di fatto molto dipende dalla disponibilità di chi porta perché più è grande il bambino maggiore sarà il peso che si deve sostenere. Può capitare che in alcune occasioni (grande stanchezza, bisogno di attenzione/contatto dopo una separazione...) i bambini che sono stati portati a lungo e hanno un buon ricordo di questo periodo chiedano di essere portati nuovamente, magari perché vedono il proprio fratellino/sorellina portato dal genitore.
 
PER QUANTO TEMPO è bene portare in una giornata?
Non c’è un tempo “giusto” per portare: ogni mamma con il suo bambino sceglierà quanto usare la fascia e in quali occasioni. All'inizio é consigliabile proporre la fascia con gradualità, ogni giorno per un tempo più prolungato, così che mamma e bambino si possano abituare a questo strumento. Inoltre, questa progressività aiuterà anche chi porta a “potenziare” i muscoli coinvolti: con il tempo ci si renderà conto che, anche se all’inizio non sembrava possibile, sarà possibile portare a lungo e con piacere un bambino già cresciuto e molto più pesante di un neonato.
 
Portare un bambino è dannoso per la SCHIENA dell'adulto?
No, la fascia e il meitai sono dei supporti molto comodi anche per l’adulto perché le legature proposte consentono di scaricare il peso in tre punti: spalle, centro della schiena e fianchi. Nel caso però tu soffra di particolari problemi di schiena o motori, parlane con il tuo medico o con lo specialista e attieniti alle sue indicazioni.
 
Si può portare d'INVERNO? I supporti vanno indossati sopra o sotto il cappotto?
L’ideale, anche in inverno, è di non mettere tra chi porta e il bambino troppi strati di indumenti. Per questo, per poter beneficiare di tutti gli effetti positivi della fascia, sarebbe opportuno portare il bambino al di sotto del cappotto o della giacca. Nella consapevolezza che questo sarebbe la cosa ottimale, se si sceglie, in qualche occasione, di usare la fascia come comodo mezzo di trasporto e si decide di portare il bambino sopra la propria giacca, è necessario fare attenzione a che le chiusure (cerniere, velcro, bottoni) degli indumenti del genitore non siano di disturbo per il bambino e che esso riesca a mantenere una buona ossigenazione anche se coperto. Esistono anche delle particolari giacche in pile, ideali per le mezze stagioni, che si indossano sopra la fascia, con delle aperture per la testa del bambino.
 
Si può portare d'ESTATE?
E’ possibile portare il bambino con la fascia o con il meitai anche durante l'estate. Si pensi al resto del mondo, ad esempio nelle zone tropicali, dove i bambini trascorrono “addosso” alla madre buona parte della giornata. E' stato osservato infatti che i bambini portati hanno la capacità di autoregolare la propria temperatura corporea con quella del genitore. Quindi è sicuramente possibile portare anche d'estate, adottando alcuni piccoli accorgimenti. E' importante ad esempio non vestire in modo eccessivo il bambino, e con i neonati è possibile sperimentare l'esperienza del contatto pelle a pelle. Inoltre è bene proteggere sempre la pelle del bambino con una crema solare, coprire la testa con un cappellino ed evitare di uscire nelle ore più calde della giornata.
Con temperature superiori ai 25°/30° o in giornate particolarmente afose, è opportuno evitare di portare per lunghi periodi, soprattutto se si è in possesso di supporti particolarmente "pesanti" (ad esempio la fascia rigida BBSLEN o elastica MAMMARSUPIO/TRICOT SLEN). D'estate è consigliabile portare sempre un cambio aggiuntivo per il vostro piccolo, per cambiarlo se sudato. 
 
Ma non è che con la fascia/ il meitai VIZIO TROPPO il mio bambino?
Lo stretto contatto che si riesce ad instaurare tra il bambino e chi se ne occupa risponde ad uno dei suoi bisogni più intimi, quello di vicinanza e di contatto. Rispondere a questo bisogno, anche attraverso la pratica del portare, non solo non vizia il bambino ma lo rende più appagato e più sereno. Il bambino rivive l’esperienza rassicurante della vita intrauterina, inoltre a contatto con la madre può scoprire il mondo da una base protetta. Con la crescita il bambino, avendo potuto sperimentare una base solida e sicura, potrà affrontare il mondo e i nuovi incontri con tranquillità e autonomia. Inoltre grazie alla ritmicità e alla ripetitività dei movimenti e della voce della mamma il bambino sviluppa una migliore coordinazione del movimento degli arti e questo facilita lo sviluppo del sistema psicomotorio. È irreale pensare che i bambini si abituino troppo a stare nella fascia e poi non vogliano più stare in passeggino, in culla, e non camminino più. I bambini portati, infatti, difficilmente diventano dei bambini viziati, piuttosto sono bambini maggiormente consapevoli dei propri bisogni e più capaci di esprimerli, perché sanno di trovare un adulto capace di comprenderli e ascoltarli. Per questo motivo i bambini portati hanno “le idee chiare”, che sanno chiedere ciò di cui hanno bisogno. Questo non vuol dire che fanno i capricci, ma che esprimono dei bisogni, spesso profondi (contatto, rassicurazione, contenimento, affetto). Un bambino ascoltato e soddisfatto nei suoi bisogni più profondi sarà poi anche un bambino più sereno, più disponibile ad affrontare nuove sfide e nuovi incontri e quindi più autonomo.
 
La fascia/il meitai è SICURO?
La fascia lunga è sicura se utilizzato seguendo le indicazioni date dall’opuscolo informativo allegato e se usata con buon senso. Il fatto di poter “portare” comodamente e in modo sicuro il piccolo con sé, non significa poter adottare condotte o comportamenti poco responsabili o che possono anche indirettamente ledere la sicurezza del bambino (ad esempio, occorre considerare che l’uso della fascia non sostituisce le cinture di sicurezza dell’auto o i seggiolini porta bebè sulle bici; la fascia non protegge il bambino da eventuali cadute su percorsi scoscesi o pericolosi; è sconsigliato sciare/andare in bicicletta con il bambino nella fascia).
 
La SCHIENA e il COLLO del bambino sono sostenuti adeguatamente?
Non esistono ricerche che giustifichino la paura di danni posturali ai bambini portati nella fascia. Infatti, se adeguatamente sostenuta, la posizione nella fascia o nel meitai rispetta la fisiologia della colonna vertebrale del bambino. Questo perché la colonna vertebrale dei bambini ha fisiologicamente una curvatura (cifosi) che nell’utero gli permetteva di stare raggomitolato e che poi evolverà nella classica forma a S degli adulti. Questa curvatura può essere mantenuta attraverso l'uso di supporti non rigidi come la fascia o il meitai, mentre è ostacolata da supporti come i marsupi tradizionali che non seguono la naturale fisiologia del bambino. Una ricerca su 196 bambini portati nella fascia nel primo anno di vita (curata da E. Kirkilionis) non ha evidenziato nessun danno posturale anche in bambini che venivano portati in fascia fino a più di 6 ore al giorno. Se si seguono le indicazioni fornite nelle istruzioni, il collo del bambino è adeguatamente sostenuto. Nella fascia i diversi lembi possono essere alzati e/o spostati per garantire il sostegno ottimale anche quando il bambino si addormenta; questo è possibile anche quando il bambino è portato sulla schiena, anche se l'operazione non può essere fatta in autonomia. Il meitai invece è dotato di un sistema regolabile attraverso degli automatici.
 
Quando bisogna cambiare POSIZIONE? Da che età si può portare sulla schiena?
Con l'esperienza i genitori si accorgeranno che sarà il bimbo a indicare di essere pronto ad essere portato in altre posizioni, più da "grande". Non rimane che accogliere e ascoltare i suoi segnali: è importante fidarsi delle proprie sensazioni e di ciò che il bambino comunica. Allo stesso modo non c'è un'età giusta per portare sulla schiena; in Africa i bambini sono portati sulla schiena sin da piccolissimi. Nella nostra cultura invece ciò risulta più difficile perché in questo modo non si può contare sul contatto visivo con il piccolo, ma bisogna affidarsi ad altre sensibilità meno "allenate". Le prime volte che si sceglie di portare sulla schiena è importante avere il supporto di qualcuno e mettersi vicino ad un letto o un divano; per questo tipo di legatura infatti serve un po' di pratica. E' comunque consigliato, soprattutto se non si ha molta esperienza, iniziare a portare sulla schiena quando il bambino ha raggiunto una buona capacità di controllo della testa (dai 6 mesi in avanti).  
 
Dentro una fascia/un meitai il neonato RESPIRA?
Sì, il bambino portato nella fascia, legata seguendo le indicazioni offerte, respira normalmente. Non solo, alcuni “studi hanno messo in evidenza come portare il bambino sulla schiena [...] serva a facilitarne l’adattamento extrauterino, in quanto ne regolarizza la funzione respiratoria, cardiaca e il ritmo sonno-veglia” (da Balsamo E., Sono qui con te, Leone Verde edizioni, 2007, p 95). Inoltre, essendo a stretto contatto con i genitori essi potranno verificare costantemente questo aspetto. E’ importante comunque non coprire il bambino eccessivamente, con molti strati di vestiti, anche quando fa più freddo (vedi portare in inverno), e assicurarsi che il bambino mantenga una buona ossigenazione (per maggiori informazioni visita la sezione "Consigli per portare in sicurezza").
 
Portare con la fascia/il MeiTai è COMODO?
I supporti per portare (fascia e MeiTai) sono comodi sia per chi porta sia per chi è portato. Agli inizi occorre comunque un po’ di pratica e pazienza per imparare ad utilizzarli correttamente, ma con il tempo ognuno scoprirà le posizioni più gradite sia per sé che per il proprio piccolo. Alcuni genitori, prima di utilizzare la fascia o il meitai con il proprio bambino, preferiscono “fare pratica” utilizzando dei bambolotti o dei peluche, così da utilizzare il supporto dopo aver acquisito un po' di dimestichezza.
 
Quali sono i BENEFICI del portare?
La fascia lunga e il MeiTai consentono di “portare addosso” il bambino per molto tempo durante il giorno e in tutte quelle situazioni in cui il nostro piccolo desidera un contatto stretto e esclusivo con la mamma o con chi si prende cura di lui. Più che un mezzo di trasporto questi supporti sono degli strumenti di relazione, che ci aiutano ad instaurare con il bambino una relazione significativa e di rispondere in maniera adeguata ai suoi bisogni più profondi di contatto, di contenimento, di comunicazione, di cibo. Il bambino, in questo modo soddisfatto, sarà più sereno e tranquillo. Una ricerca scientifica diretta da A. Hunziker e R. G. Barr, pubblicata su Pediatrics vol. 77, n. 5 Maggio 1986, ha provato che i neonati portati nella fascia piangono il 43% in meno dei loro coetanei durante il giorno e il 51% in meno durante le ore serali. Anche per chi porta ci sono notevoli benefici. Prima di tutto la mamma riesce a vivere in modo più graduale e più sereno il distacco dal suo bimbo che per nove mesi è cresciuto dentro di lei. Inoltre, in questo modo, impara a riconoscere e conoscere i bisogni e le emozioni del proprio piccolo. Questi supporti poi le consentono di “fare” tutto questo avendo le mani libere, potendosi dedicare a fare anche altre piccole cose: fare una passeggiata, prestare attenzione ai bambini più grandi e attendere alle piccole faccende quotidiane in tutta serenità e comodità.
 
COME SCEGLIERE tra i diversi tipi di fascia (morbida/rigida)?
La scelta tra i due tipi di fascia deve essere fatta in base alle proprie preferenze ed esigenze. Entrambe sono pensate per portare i bambini dai primi giorni di vita fino ai tre anni. L’esperienza di molte mamme ci suggerisce che la fascia morbida si adatta molto bene alle esigenze dei piccoli e piccolissimi perchè la sua particolare tessitura le conferisce una naturale elasticità, pur non contenendo elastam, il che la rende accogliente e comoda sin dai primissimi giorni. Questa sua particolarità, al contrario, la può far sembrare (è una sensazione) più cedevole quando il bambino è più grande e pesa di più. La fascia rigida, al contrario, può sembrare all’inizio un po’ "dura": occorre quindi un po’ più di pazienza per sperimentare la tensione adeguata del tessuto affinché sia accogliente sia per chi porta sia per il piccolo. Quando il bimbo cresce questo modello risulta essere meno cedevole, la consigliamo quindi per chi vuole iniziare a portare bambini già grandi. E' ottima per portare sulla schiena.
 
Che differenza c'è tra il meitai e il MARSUPIO TRADIZIONALE?
Il marsupio tradizionale è un supporto strutturato poco versatile. Non è possibile generalizzare e fare un discorso che valga per tutti i marsupi presenti sul mercato. In genere i marsupi tradizionali hanno tre grossi difetti:
1. La seduta è piuttosto stretta, lasciando il bambino “appeso” al marsupio e con le gambe penzoloni (facendo tra l'altro scaricare parte del peso al bambino e non al genitore);
2. La struttura del marsupio è spesso rigida e molto imbottita e questo non gli consente di adattarsi alla struttura della schiena del bambino, costringendolo in posture non naturali, contenendo meno il suo corpo e dando poco sostegno alla testa;
3. La maggior parte dei marsupi inoltre scarica il peso del bambino in soli due punti sulla schiena del genitore, rendendo scomodo portare il bambino oltre un certo peso.
Per questi motivi alcuni marsupi sono sconsigliati prima che il bambino abbia tre mesi; il problema è che dopo i tre mesi alcuni bambini pesano troppo per poter utilizzare questi supporti. Alcuni marsupi inoltre lasciano che tra il genitore e il bimbo ci sia una certa distanza; ciò incrementa la pressione e lo sforzo sulla schiena di chi porta, visto che il peso viene "spostato" in avanti.
Al contrario il meitai, essendo di pura stoffa senza lacci, cinghie e parti in plastica, non presenta tutte queste problematiche. L'imbottitura anallergica, presente nel corpo e sulle spalle, è discreta e sufficiente per alleviare i mal di schiena di chi porta e per sostenere il bambino nel modo corretto.

 
Che differenza c'è tra la fascia e il meitai?
La fascia è un supporto in tessuto di diverse lunghezze (si va dai 260cm ai 560cm). In genere è alto 75cm, misura che assicura un buon sostegno di schiena e nuca del piccolo. A seconda della lunghezza della fascia si possono fare diversi tipi di legature. E' molto versatile, il che la rende lo strumento ideale per portare il neonato, che ha bisogno di sentirsi coccolato e abbracciato, perché molto avvolgente. Serve però un po' di pratica per imparare ad utilizzarla.
Al contrario il meitai è un supporto semi-strutturato, di origine asiatica, che consente di portare il bambino in poche posizioni rispetto alla fascia, principalmente sul davanti e sulla schiena. Pur essendo sicuro per i neonati, essendo meno avvolgente rispetto alla fascia, molte mamme e molti bambini preferiscono la fascia dai primi giorni di vita del bambino, mentre apprezzano il meitai in seguito.
 
Qual'è la differenza tra una fascia e un marsupio tradizionale?
La fascia si differenzia dal marsupio di tipo tradizionale prima di tutto perché è un supporto non strutturato, infatti è semplicemente una striscia di stoffa, tessuta e rifinita in modo particolare, e consente di portare i bambini dai primi giorni di vita fino ai tre anni circa. La fascia consente, attraverso diversi tipi di legature, di portare il bambino in diverse posizioni (a culla, davanti, sul fianco, dietro), rispettando, in questo modo, sia le sue preferenze sia il suo sviluppo, mentre i marsupi di tipo tradizionale sono meno versatili e non consentono di portare il bambino così a lungo. Infine la fascia consente di portare sempre il bambino rispettando le sue caratteristiche fisiologiche e posturali (curvatura della schiena a C, corretta divaricazione delle anche, appoggio non esclusivo sulla zona dei genitali).